Oggi giorno viviamo in un mondo iperconnesso che si muove a un ritmo incessante dove finiamo inevitabilmente per sentirci costantemente stressati o lasciati indietro, essendo incapaci di sostenere quel ritmo che agli altri sembra venire così naturale. Ma la verità è che questo “ritmo sostenuto” non fa parte in alcun modo della natura “umana”.
L’uomo vive su questa terra da circa 200.000 anni, ma è solo negli ultimi 200 che abbiamo iniziato a vivere in una società piuttosto che in una comunità; dove la prima è un gruppo di individui che vivono nello stesso luogo ma sono in competizione tra loro. La seconda invece è un gruppo “organico” dove le persone si conoscono a vicenda e ognuno è responsabile di un pezzo del lavoro indispensabile per il benessere della comunità stessa.
Fauxels/pexels
In questa società in cui tutti devono fare meglio del prossimo, sentiamo il bisogno di essere costantemente informati, ovunque e sempre. Questo però al prezzo di perdere di vista ciò che è realmente importante per ognuno di noi.
Quante volte vi è capitato di controllare le e-mail, i messaggi o le notizie?
Quante ore avete trascorso passando da un post all’altro sui social media?
Scommetto che la risposta è molto più di quanto vogliate ammettere a voi stessi. Ne è valsa la pena? Pensate che sia stato un buon uso del vostro tempo?
Probabilmente la vostra risposta è “No, ma non posso farne a meno“. Credetemi se vi dico che vi capisco, perché queste app sono state realizzate con questo specifico obiettivo.
Le app “Infinity pools” guadagnano soldi tenendovi connessi il più possibile ed è esattamente quello che fanno, quindi non è colpa nostra se non riusciamo a limitarci.
Adrienn/pexels
La dipendenza da Internet è aumentata drasticamente negli ultimi anni e i più colpiti sono i giovani; nati quando la tecnologia era già diffusa (gen z) o addirittura quando i social media erano già una realtà (gen alpha). Queste generazioni non hanno idea di cosa significhi vivere in un mondo senza tecnologia e quindi non hanno nulla con cui confrontare il loro stile di vita.
Diversi studi hanno dimostrato che dispositivi come gli smartphone possono essere la causa di problemi di sonno, di concentrazione e di ansia; diventa quindi imperativo riprendere il controllo della nostra vita e trovare il tempo per le cose che contano davvero:
– le conversazioni faccia a faccia;
– il tempo trascorso con le persone che amiamo;
– imparare qualcosa di nuovo;
– leggere un libro;
– fare esercizio;
– fare una passeggiata;
– guardare un film;
– tenere un diario;
– iniziare quel progetto che ci siamo ripromessi di iniziare;
– fare quelle cose che ” vorrei fare almeno una volta nella vita…”.
O semplicemente annoiarsi, perché è proprio quando ci si annoia e si lascia vagare la mente che si hanno pensieri originali, DOBBIAMO ABBRACCARE LA NOIA imparare a conviverci e ad apprezzarla.
Andrea Piacquadio/pexels
Nell’ultimo periodo, soprattutto tra i giovani, è nato un nuovo trend chiamato #bringbackflipphones, composto da persone che, sostituendo gli smartphone con i vecchi telefoni a conchiglia, cercano di curare la loro dipendenza da internete vivere secondo uno stile di vita che loro considerano più “normale” più “vero”.
Questi ragazzi stanno cercando di prendersela con calma in un mondo che va sempre più di fretta.
Ora, non tutti sono in grado o più semplicemente pensano sia necessario abbandonare completamente il proprio cellulare. Questo anche perchè la differenza principale tra la dipendenza da Internet e, per esempio, la dipendenza dal fumo è che, mentre uno non ha alcun beneficio, l’altro, se usato con saggezza, ha molti vantaggi.
Pixabay/pexels
Ci sono molte tecniche alternative che potreste utilizzare per ridurre il tempo trascorso davanti allo schermo, eccone alcune (non è necessario utilizzarle tutte o solo una, potete provare a mischiarle o a crearne di nuove a voi la scelta):
- gettare via il telefono e usare invece un “dumb phone” (potete anche scegliere un giorno della settimana o una settimana in cui avete bisogno di particolare concentrazione per usare questa tecnica).
- Trasformate il vostro telefono in un “dumb phone” (eliminate tutte le app inutili o eliminatele dalla home, in questo modo sarà più difficile accedervi).
- Mantenete il vostro spazio di lavoro libero da qualunque dispositivo elettronico (o se avete spazio create due set di lavoro, uno analogico e uno digitale).
- Quando sentite l’urgenza di usare il telefono o il pc mentre state lavorando perché avete improvvisamente bisogno di sapere “Quanti anni ha Johnny Depp?” o “Quando c’è la prossima partita di calcio?” o ancora “Il mio amico Alex ha fatto qualcosa di interessante oggi?”, scrivetelo su un pezzo di carta e alla fine della sessione di lavoro potrete cercare tutto ciò che volete.
- Indossate un orologio da polso: in questo modo eviterete di accendere il telefono ogni volta che dovete controllare l’orologio.
- Non utilizzate alcun tipo di dispositivo per almeno un’ora prima di andare a dormire (forse non ve ne accorgerete subito, ma farà miracoli per la qualità del vostro sonno).
- Non utilizzate alcun tipo di dispositivo mentre mangiate.
Spero che alcuni di questi consigli vi siano utili come lo sono stati a me! Per quest’articolo, le principali fonti di ispirazione sono state: make time by Jake Knapp and John Zeratsky, steal like an artist by Austin Kleon, and smart phone dumb phone by Allen Carr (tutte ottime letture per approfondire l’argomento 😊).